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torretta
arrivi 5° Km miniMONclassic – A miniMONclassic – B premiazioni
Organizzare una gara podistica è sempre emozionante, anche se ormai per me è la settima volta di MONClassic. Ricordo bene i primi incontri con Marco e Gilda, i veri ideatori di questa corsa, era il 2006, e poi dall’anno successivo con anche Andrea. La prima volta era per tutti una novità, c’era un pizzico di incoscienza in più e tanta voglia di far bene. Ci si trovava ad analizzare le corse degli altri ed a dirci dove si poteva far meglio. Io da subito mi sono occupato degli aspetti burocratici (oggi sono infiniti), Marco e Gilda degli aspetti più pratici (fare il volantino per esempio) e materiali (organizzare il ristoro), il Poggio (Andrea) si è preso la briga di organizzare tutto il personale lungo il percorso. Man mano che le edizioni passavano ci siamo affinati sempre più e per questa settima edizione tutto è stato più facile e meno “sofferto”. Sono veramente soddisfatto di ieri sera e lo dico da incallito pessimista quale sono. Ieri sera tutto a funzionato per il meglio (attenzione, qualche sbavatura potrà anche esserci stata, ma noi restiamo esseri umani con tutti i limiti che il Signore ci ha donato). 550 adulti e 258 bambini sono numeri di tutto rispetto per una gara serale del varesotto e superarli è l’impegno che si siamo presi per la prossima edizione.
MONClassic è conosciuta in ambito podistico come la corsa della pioggia; in effetti in 7 edizioni ben 4 sono state all’insegna del maltempo, con l’edizione n° 5 contrassegnata da un clima infame e dal famoso fulmine che si è scaricato sul palo della cuccagna. Con questi precedenti l’analisi della meteo era appuntamento quotidiano appena si accedeva ad internet dal lavoro o da casa (io la consultavo 3-4 volte al giorno). Personalmente benedivo ogni giorno di pioggia, in settimana o nei week and, perché mi dicevo <<se piove oggi ci sono più possibilità che sia bello giovedì>>. Credo che qualcuno sia anche passato alle preghiere per scongiurare la pioggia. Bene, come avete visto, ieri tutto era perfetto; cielo limpido, temperatura ideale ed umidità attorno al 50% hanno consentito di correre nella maniera migliore.
Dicevamo di 550 adulti quasi equamente distribuiti tra competitivi e non. Che dire? Non possiamo che esser contenti. C’erano quasi tutti gli atleti di punta del varesotto ma anche tante facce nuove e questo non può essere che motivo di soddisfazione. E poi… e poi c’erano quei 258 bambini e ragazzini con le loro fiammanti magliette rosse della miniMONClassic che mi facevano brillare gli occhi. Ieri sera io ho ricoperto un ruolo per me inusuale. Mi hanno messo in mano il microfono e mi hanno detto <<fai lo speaker>>. In questa veste ho cercato di “contenere” l’irruenza che solo i bambini possono avere. Prima a difendere il povero Motty dall’assalto di un’orda di piccoli uomini e donne che letteralmente lo hanno travolto, poi a contenere la foga dei più grandi che già 10 minuti pria della partenza erano posizionati come per una gara dei cento metri olimpici. E’ stato bello ed emozionante. Ho scoperto che questo ruolo mi piace, spero che anche il pubblico abbia gradito.
Per la descrizione della corsa lascio spazio ad altri; probabilmente Play Beppe farà il suo puntuale commento da partecipante, magari altri vorranno commentare questo mio resoconto. Lascio ringraziando tutti gli amici che, chi più, chi meno, hanno permesso la riuscita della manifestazione.
L’appuntamento con la MONClassic è per l’edizione n° 8 sempre a metà maggio.
Grazie a tutti
Il Pilo
A breve anche il servizio fotografico